Lunedì 25 settembre a Torino la proiezione del documentario “A cuore aperto”

Lunedì 25 settembre è in programma la proiezione in anteprima del film documentario “A cuore aperto. Dora Post Industrial Park” al Polo del ‘900 a Torino a partire dalle ore 15. L’evento è aperto a tutta la comunità ed è a ingresso gratuito.
Il film è stato realizzato all’interno del progetto didattico realizzato dall’Istituto Comprensivo Sibilla Aleramo di Torino in partenariato con Cliomedia Public History e con la collaborazione di Fondazione CSC-Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci, Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 di Torino. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Piano Nazione Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e e del Merito.
Il mediometraggio è stato realizzato grazie alla partecipazione attiva di studenti e studentesse della scuola promotrice, sotto la guida dei registi Chiara Ottaviano e Gianpaolo Fissore.

Il film racconta la storia di un importante luogo di Torino e delle sue tante trasformazioni. Nel Novecento è stato il centro di un popoloso quartiere operaio, un cuore pulsante dove sorgevano importanti stabilimenti industriali. Poi, con la deindustrializzazione, quel cuore ha cessato di battere. L’area in precedenza animata da intense attività era diventata un “vuoto” destinato al degrado. Nel nuovo millennio, invece, una nuova una scommessa, un’altra trasformazione. Oggi quello spazio, che non rinnega i segni del passato, è un grande parco urbano, un “cuore aperto” che attrae giovani e meno giovani anche al di là dei confini del quartiere.
La storia delle tante trasformazioni di quell’area emerge dalle interviste che i ragazzi dell’ IC Aleramo, la scuola che sorge a poca distanza da Parco Dora, hanno fatto a nonni e conoscenti che hanno lavorato nei grandi stabilimenti della Michelin e delle Ferriere Fiat e a donne e uomini di diverse generazioni che hanno vissuto nel quartiere in tempi diversi. Prezioso è stato il contributo di studiosi, esperti, docenti universitari che hanno aiutato a comprendere meglio i contesti e le “questioni” di ieri e di oggi. I racconti e le memorie di epoche diverse si intrecciano con le fonti visive provenienti da archivi pubblici e privati, il cui accesso in alcuni casi è stato possibile grazie alla condivisione su internet. Particolarmente rilevante è stato il contributo dei film documentari conservati presso la Fondazione CSC – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa e dei fondi fotografici della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al documentario “A cuore aperto”

 

 

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