Trionfo per il cortometraggio “Una notte da ricordare” che conquista il primo premio al Concorso Nazionale delle Scuole alla 24esima edizione del Sottodiciotto Film Festival. L’opera è stata prodotta all’interno del progetto “Beauty Storytellers” realizzato dall’associazione CombinAzioni di Montebelluna (TV) nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il percorso di educazione all’immagine ha visto il coinvolgimento entusiasta di 10 istituti scolastici a diversi incontri e laboratori.
In particolare il cortometraggio è stato scritto, diretto e interpretato da studenti e studentesse provenienti dagli istituti Veronese, Einaudi-Scarpa, Levi, Maffioli e Sartor durante masterclass di alta formazione e un laboratorio di produzione e post-produzione cinematografica di circa 90 ore. La colonna sonora è stata composta ed eseguita da studenti delle scuole medie di Biadene e di Volpago del Montello nel corso di laboratori di produzione musicale, mentre le animazioni della sigla e dei titoli di testa e di coda prendono ispirazione da quelle realizzate da studenti di 14 scuole primarie degli istituti comprensivi Montebelluna 1, Montebelluna 2, Trevignano, Volpago e Pederobba (plesso di Crocetta) nell’ambito di attività laboratoriali di animazione con tecnica di stop-motion.
Il 15 dicembre presso la sala del Cinema Ambrosio a Torino è stato assegnato il premio al corto “Una notte da ricordare” davanti a una delegazione di 16 studenti e 2 docenti del Liceo Veronese e degli Istituti Einaudi-Scarpa e Maffioli, accompagnati da Ermes Pozzobon (CombinAzioni) e dal regista Marco Zuin, responsabile scientifico del progetto Beauty Storytellers.
Il gruppo era giunto a Torino per un viaggio d’istruzione di tre giorni durante i quali ragazzi e ragazze hanno preso parte ad attività formative sul cinema e hanno presentato al pubblico il loro film al Cinema Massimo.
Un’esperienza culminata con l’importante vittoria che ha lasciato grande soddisfazione tra gli studenti, un riconoscimento così giustificato dalla giuria del festival: “Montato attraverso tecniche diverse tra loro e gestito con competenza e professionalità, ricostruisce un racconto complesso e coerente. È espressivo e interessante.”