FAQ – Avviso pubblico per progetti innovativi e sperimentali per l’educazione all’immagine

FAQ – AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI PROGETTI INNOVATIVI A CARATTERE SPERIMENTALE PER LA PROMOZIONE DI NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE FINALIZZATE ALL’EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE – DG-CA DECRETO 2175 DEL 27/06/2022

-> Leggi l’avviso pubblico qui

SOGGETTI AMMESSI

  1. Gli enti che hanno partecipato (sia come capofila, sia come partner) ai bandi di rilevanza territoriale non possono presentare domanda a questo bando perché i due contributi non sono cumulabili. Potrebbero però partecipare se non dovessero ricevere il contributo per il bando territoriale, è corretto?

Come indicato all’art. 6 dell’Avviso, “I contributi concessi dal presente bando non sono cumulabili, per la medesima iniziativa, con quelli concessi ai sensi degli articoli 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 del D.M. del MiC del 31 luglio 2017 n. 341, recante “Disposizioni applicative in materia di contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, di cui all’articolo 27 della legge 14 novembre 2016, n. 220” e successive modificazioni, non sono cumulabili, altresì, con quelli concessi con i Bandi 2022 per le attività “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale” e “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale”.
Pertanto è possibile presentare istanza ai sensi del presente avviso anche in caso di partecipazione al bando Progetti di rilevanza territoriale.

  1. Quali sono gli Enti pubblici nazionali cui fa riferimento l’Avviso?

Come indicato all’art. 3 dell’Avviso “Possono presentare domanda di contributo per il finanziamento dei progetti oggetto del presente Avviso Enti Pubblici nazionali, Fondazioni che operino in ambito nazionale e che abbiamo comprovata e pluriennale esperienza nell’ambito della promozione dell’educazione all’immagine, Associazioni di categoria che operano a livello nazionale, aventi come finalità statutaria o attività principale la promozione del cinema e dell’audiovisivo con particolare riferimento all’educazione all’immagine “per” e “nelle” scuole di ogni ordine e grado, alla promozione del pubblico giovane e al potenziamento delle competenze professionali nella materia. […]”
Nello specifico per “Ente pubblico nazionale” si intende il soggetto di diritto pubblico che persegue esigenze di interesse generale, dotato di personalità giuridica e la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato e che opera a livello sovraregionale. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, rientrano fra gli enti pubblici nazionali le Università statali, gli Istituti superiori scientifici e culturali o gli Enti di ricerca e sperimentazione.
Sarà cura del soggetto capofila dimostrare il possesso dei requisiti previsti dall’Avviso.

  1. Una Associazione che opera a livello nazionale in raccordo con enti e istituzioni scolastiche su tematiche legate alla cultura e al digitale, ma non specificatamente legata al cinema e all’audiovisivo, può presentare una proposta come capofila?  

Come indicato all’art. 3 dell’Avviso possono presentare domanda di contributo per il finanziamento dei progetti oggetto del presente Avviso le Associazioni di categoria che operano a livello nazionale, aventi come finalità statutaria o attività principale la promozione del cinema e dell’audiovisivo con particolare riferimento all’educazione all’immagine “per” e “nelle” scuole di ogni ordine e grado, alla promozione del pubblico giovane e al potenziamento delle competenze professionali nella materia.
Sarà cura del soggetto capofila dimostrare il possesso dei requisiti previsti dall’Avviso.

  • Gli enti partner devono possedere specifici requisiti o devono rientrare in quelli previsti all’Art.3 per i soggetti ammessi alla selezione?

I requisiti previsti dall’art. 3 – Soggetti ammessi alla selezione – riguardano esclusivamente i soggetti capofila. L’Avviso, infatti, non richiede alcun requisito specifico e non pone nessun limite in merito agli enti partner, i quali verranno selezionati dal soggetto capofila in coerenza con le specifiche necessità progettuali.
Sarà cura del soggetto capofila, dunque, valutarne e motivarne la scelta in coerenza con le attività progettuali proposte.

REQUISITI DEL PROGETTO

  1. Nell’avviso si fa riferimento agli allegati della domanda, ma manca un modulo iniziale (di solito presente nei bandi MIC-MIUR) in cui indicare i dati anagrafici del rappresentate dell’associazione/ente che fa domanda. Nello stesso modulo andrebbe anche indicata la cifra richiesta per sovvenzionare l’iniziativa. Bisogna creare da sé questo modulo? Oppure è disponibile da qualche parte? O ancora non è necessario averlo?

Come indicato all’interno dell’Art. 5 alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti:

  1. Presentazione del progetto su carta intestata dell’ente e sottoscritta dal Legale rappresentante.
  2. Piano finanziario in forma tabellare inserendo le voci di uscita e le entrate, sia pubbliche che private, su carta intestata dell’ente e sottoscritto dal Legale rappresentante. (A titolo esemplificativo ma non esaustivo, si rappresenta che le voci del budget analitico dell’evento presentato dal richiedente possono fare riferimento a tutti i costi strumentali allo svolgimento del progetto, fatte salve le spese riferite a costi del personale già dipendente, acquisti di mezzi di trasporto, interessi bancari ed ogni altra eventuale spesa non documentata da giustificativi contabili)
  3. Attestazione, in forma di autocertificazione resa ai sensi dell’art. 47 del DPR 445 del 2000, del possesso dei requisiti di cui all’Allegato 1 del presente bando.
  4. Dichiarazione indicante i dati anagrafici e bancari.
  5. Documento di identità del legale rappresentante.

Laddove non specificato, tutti gli allegati possono essere redatti in forma libera.

  1. Per la relazione dell’iniziativa non sono indicati numero massimo di cartelle o di parole per singolo criterio espresso nella tabella, dovremmo quindi supporre che non ci siano limiti di spazio?

L’Avviso non prevede limiti di cartelle o parole.

PIANO FINANZIARIO

  1. Per quanto riguarda il piano finanziario, non ci è stato possibile trovare un modulo di riferimento. A tal proposito l’avviso indica di inserire entrate e uscite del progetto, ma non indica eventuali voci di spesa né limiti in percentuale, rispetto alla totalità della cifra richiesta. Dobbiamo quindi supporre che non ce ne siano e che sia possibile inserire voci di spesa autonomamente? Se non ci fossero entrate stimate il piano finanziario sarebbe comunque valido?

Come indicato all’art. 5 dell’Avviso al progetto andrà allegato il “Piano finanziario in forma tabellare inserendo le voci di uscita e le entrate, sia pubbliche che private, su carta intestata dell’ente e sottoscritto dal Legale rappresentante. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, si rappresenta che le voci del budget analitico dell’evento presentato dal richiedente possono fare riferimento a tutti i costi strumentali allo svolgimento del progetto, fatte salve le spese riferite a costi del personale già dipendente, acquisti di mezzi di trasporto, interessi bancari ed ogni altra eventuale spesa non documentata da giustificativi contabili.”
All’interno dell’Avviso non sono indicati limiti in percentuale per singola voce di spesa.
Come indicato all’art. 9, inoltre, “sono ammissibili le voci di costo, nei limiti indicati, che siano: a) pertinenti e strettamente correlate all’iniziativa; b) supportate da documentazione conforme alla normativa civilistica, amministrativa e tributaria e correttamente riportate nelle scritture contabili e nel bilancio; c) effettivamente sostenute al 15 giugno 2023, se l’attività è svolta su base annuale, al 15 giugno 2024, se l’attività è svolta su base biennale, con modalità conformi alla normativa di riferimento in materia di tracciabilità dei flussi finanziari, di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217. Gli apporti in servizi e i costi sostenuti da terzi non rientrano nei costi ammissibili.”
Il co-finanziamento è ammesso ma non obbligatorio.
Infine, si specifica che, come indicato all’art. 2, tutte le iniziative presentate non devono prevedere oneri a carico dei partecipanti, docenti, studenti e accompagnatori; non potranno essere previsti biglietti di ingresso, abbonamenti o qualunque altra forma di introito, né potranno essere commercializzate le opere audiovisive e i prodotti eventualmente realizzati nell’ambito del finanziamento.

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