Questa non è una pipa – IC Regina Margherita Roma

Progetto
Laboratorio formativo e creativo che ha educato i ragazzi al senso critico nella lettura e nel racconto attraverso le immagini in movimento. Il cinema ha una sua vocazione naturalistica, nel senso di un racconto del reale che si propone come rappresentazione dello stesso. Eppure esso può essere utilizzato per modificare linguaggi, comportamenti e perfino il senso comune. Individuare il nesso tra immaginario cinematografico e contraffazione della realtà è uno degli obiettivi primari.

Mi sembra incredibile che i ragazzi abbiano resistito in dad anche per questo progetto

Un frase spesso ascoltata al termine dell’esperienza fatta con i ragazzi in un anno “straordinario” in cui la scuola è riuscita a realizzare un progetto extrascolastico formativo sul linguaggio cinematografico, sulla ambivalenza delle immagini, sul loro essere vere e false nello stesso tempo.
Ceci n’est pas une pipe” è stato un laboratorio formativo e creativo che ha teso a educare i ragazzi alla formazione del proprio senso critico nella lettura e produzione di un racconto, attraverso le immagini in movimento.
Il cinema ha una sua vocazione naturalistica, nel senso di un racconto del reale, eppure esso può essere utilizzato per modificare linguaggi, comportamenti e perfino il senso comune. Individuare il nesso tra immaginario cinematografico e contraffazione della realtà è stato uno degli obiettivi primari che il progetto si è posto.
I video sono stati scritti, diretti, girati, interpretati, a causa della distanza fisica determinata dalla pandemia, esclusivamente dai ragazzi.

L’arte come strumento/ricerca/espressione di verità attraverso la finzione.
Ciò che ha ulteriormente arricchito di senso questo scandaglio di nuovi media e di inedite possibilità cognitive è poi stato proprio il confronto con la virtualità del rapporto didattico. La dad è stata lo specchio in cui ciascuno, insegnante e alunno, si è rappresentato in una nuova modalità di relazione. Mentre si scompariva fisicamente, diventando immagini in movimento, si è riusciti, attraverso la forza proiettiva delle immagini degli stessi protagonisti, e soprattutto grazie alla fantasia dei ragazzi e alla relazione affettiva già esistente, a imparare sempre.

In questo progetto va riconosciuta una “menzione speciale” all’entusiasmo con cui gli studenti dell’infanzia hanno partecipato alla visione collettiva della rassegna cinematografica (ante pandemia). Alle ore 16.30 (dopo le loro attività curricolari) puntualmente si sono recati alla scoperta della sala cinema della loro scuola (al piano dei compagni “grandi”) muniti di cuscino personale, sdraiati sulle pedane di legno, posizionati in prima fila, a vedere i film di Miyzaki.
Per loro la visione è stata davvero collettiva e partecipata, ridevano, si abbracciavano per darsi coraggio, si sostenevano nella paura suscitata dalle immagini e dai suoni sul grande schermo e nell’entusiasmo che ne scaturiva dallo scampato pericolo. La loro è stata una visione “orizzontale”, tutti insieme nella loro bella scuola, con le manine che coprivano gli occhi e guardavano attraverso le fessure, tra le dita.
Le mamme sul fondo della sala, lontane, perché loro erano un gruppo forte e coeso.

  • Titolo:10 cortometraggi realizzati dagli studenti
  • Sinossi:Cortometraggi del corso “propedeutico” (prima media): Divertimento al parco, Tutto per un voto, Di peggio in peggio, Le tentazioni, Il gatto.
    Cortometraggi del corso “avanzato” (seconda e terza media): The half-culprid, Per un pugno di vestiti, Missing girl, Beatrix Potter, V.G.
  • Data di uscita:2021
  • Durata:3,4 minuti
  • Genere:Cortometraggi
  • Staff tecnico:Alunni delle classi della scuola media.
CIPS - Cinema e Immagini per la Scuola
Piano nazionale di educazione all'immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
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