La rassegna 3Ci – CiboCilentoCinema ha rappresentato un prodotto di grande spessore identitario sia per il coinvolgimento attivo delle risorse del territorio sia in quanto strumento di forte richiamo per il pubblico delle istituzioni scolastiche.
La finalità di avvicinare i giovani al mondo del cinema – attraverso un’attività esperienziale che li porta sia a comprendere il linguaggio delle immagini e a non esserne semplicemente fruitori passivi sia incrementare le competenze nell’uso delle tecnologie e dei linguaggi propri dell’ambito cinematografico e audiovisivo – conferisce ulteriore consistenza all’iniziativa, rappresentando un momento di incontro e di confronto per i giovani e soddisfacendo contemporaneamente fabbisogni di socialità, di svago e di condivisione in aree a forte rischio di esclusione sociale.
La capacità dell’iniziativa di stimolare l’integrazione sociale, unitamente alla crescita civile e alle relazioni interculturali, conferisce indubbia valenza all’operazione che, finalizzata alla esplorazione filmica e alla narrazione dei luoghi e del patrimonio identitario, ha avuto l’obiettivo di innalzare le conoscenze nel settore della cinematografia anche nel suo specifico impiego sui filoni presi in esame, al non secondario fine di rafforzare la comprensione del patrimonio culturale locale, sia materiale che immateriale, esaltando le potenzialità del territorio.
Da un punto di vista strettamente pedagogico la rassegna ha impattato favorevolmente sulle dinamiche che favoriscono l’apprendimento attivo e profondo, il pensiero critico, la capacità di sintesi e di analisi, consentendo – nella forma e nei linguaggi intermediali e digitali in cui la cinematografia si declina – l’effettiva integrazione della tecnica e della tecnologia nei processi educativi e di istruzione.
Nel contribuire a diffondere la conoscenza di strumenti grammaticali, sintattici, storici, critici funzionali a leggere, decodificare e usare in maniera consapevole il continuo flusso di immagini da cui soprattutto i giovani vengono quotidianamente sollecitati, un ulteriore impatto educativo è sicuramente quello di contribuire a ridurre l’analfabetismo iconico, di contrastare la distrazione comunicativa e di agevolare la diffusione di una cultura visuale capace di dialogare con il digitale, nonché di educare al bello e favorire la diffusione della democrazia estetica e culturale.
Indicatori di realizzazione e di risultato:
- 10 gli Istituti coinvolti provenienti dall’intera regione;
- oltre 700 gli studenti delle scuole del Cilento e della Campania che hanno preso parte alle proiezioni e alle sessioni seminariali curati con il magistrale supporto del regista Gianni Petrizzo;
- più di 40 le schede di dettaglio elaborate e raccolte nel Catalogo delle produzioni internazionali – talvolta veri e propri colossal – che dalla seconda metà degli anni Venti hanno avuto nel Cilento le proprie filming locations, dando risalto ai luoghi che sceneggiatori e registi hanno scelto come ambientazione;
- una suite online, che oltre ai materiali della rassegna – locandina, catalogo, sintesi del progetto – presenta la press gallery e la photogallery degli incontri;
- uno spazio dedicato – il cineteatro Parmenide della Fondazione Alario – valorizzato come luogo di fruizione della cultura cinematografica.