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La Rassegna Educa Immagine nasce dall’esperienza più che decennale del festival EDUCA e ne declina l’attenzione educativa nel campo dell’audiovisivo e delle immagini.
Video, foto e illustrazioni in tv, sui social, al cinema, per strada, su riviste e quotidiani. Le immagini, in un flusso continuo, occupano gran parte del mondo reale e compongono quello virtuale. Imparare l’alfabeto e la grammatica delle immagini e dei media permette di comprendere i messaggi, riconoscere la qualità artistica, comunicare con gli altri in maniera corretta e sviluppare quel pensiero critico necessario ad una partecipazione attiva e responsabile alla vita collettiva.
Al festival Educa si intreccia Educa Immagine, la rassegna dell’audiovisivo e dei media nata nell’alveo del Piano Cinema e Immagini per la Scuola del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Cultura. Giunta quest’anno alla sua 3a edizione, la Rassegna propone proiezioni e laboratori, incontri con esperti e focus su cinema, tv, social media e fotografia.
Il festival EDUCA, quest’anno alla sua 12a edizione, dal 6 all’8 maggio torna in presenza a Rovereto l’ormai storica manifestazione dedicata all’educazione: focus e dialoghi con esperti nazionali, pensati soprattutto per educatori, docenti e genitori. “Scegliamo il futuro” è infatti il tema individuato dal Comitato promotore e dal Board scientifico. Non mancheranno spettacoli e attività di animazione dal vivo per bambini e ragazzi anche se, per ottemperare alle disposizioni per il contenimento del Covid, saranno svolte in zone circoscritte e su prenotazione.
Il tema di EDUCA 2022 – “Scegliamo il futuro” – parte dalla riflessione su come la pandemia abbia rappresentato, sia realmente che simbolicamente, una chiusura, l’impossibilità o la limitazione dell’incontro con l’altro e delle esperienze collettive. Una chiusura dell’orizzonte che grava soprattutto su bambini, ragazzi e giovani che verso il futuro dovrebbe essere naturalmente proiettati. La pandemia ha anche evidenziato e accelerato le profonde trasformazioni già in atto – economiche, culturali, sociali – rendendo molto più difficile anche il compito di chi – genitori, insegnanti, educatori – accompagna e orienta il cammino dei bambini e dei ragazzi. In questa incertezza generale la comunità si è ritrovata più che mai unita sulla rilevanza della scuola e ne ha riconosciuto in modo unanime il ruolo primario di rimuovere gli ostacoli che impediscono agli individui di diventare ciò che vorrebbero, di essere luogo di emancipazione sociale.