Il progetto ha promosso il valore educativo della settima arte, ha favorito l’alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo attraverso la visione di celebri film, le visite interattive dedicate al patrimonio cinematografico e i laboratori multimediali.
Il progetto ha coinvolto le 57 classi dell’Istituto, tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado.
Il programma educativo, realizzato dai docenti con educatori museali specializzati in didattica del cinema di “Senza titolo” Srl, si è strutturato in più fasi finalizzate alla promozione del cinema come strumento interdisciplinare utile al processo di crescita degli studenti e allo sviluppo di competenze trasversali.
La prima fase ha previsto una giornata a Cinecittà di workshop didattico per gli insegnanti a cura di Barbara Goretti, responsabile Cinecittà si Mostra e MIAC e del Dipartimento educativo, Zelda De Lillo e Serena Giulia Della Porta, esperte in educazione all’immagine in movimento per “Senza titolo” Srl, al fine di fornire ai docenti competenze, pratiche e metodologie educative della didattica del cinema. La seconda fase è stata dedicata alla visione di Mary Poppins, 1964, e Hugo Cabret, 2011, film utilizzati come punto di partenza per attivare un percorso di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo. La terza fase ha visto coinvolti gli studenti con le giornate di cinema a Cinecittà con visite animate e attività di laboratorio differenziate dedicate ai mestieri del cinema. La quarta fase si è svolta a scuola dove sono stati realizzati laboratori multimediali differenziati in base alle utenze scolastiche. Gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria (1ª e 2ª CLASSE) sono stati coinvolti in due differenti attività laboratoriali dedicate all’espressività del corpo e delle emozioni e alle potenzialità immaginifiche della narrazione cinematografica, diventando protagonisti di video-racconti.
Gli studenti della scuola primaria (3ª, 4ª, 5ª CLASSE) e della scuola secondaria di I grado hanno partecipato attivamente alla sperimentazione diretta del processo produttivo grazie anche all’allestimento di 5 postazioni per le riprese dedicate alla tecnica del chroma key, confrontandosi con le diverse fasi di produzione: dalla scrittura della sceneggiatura alla messa in scena, dall’interpretazione attoriale alla post-produzione di cortometraggi ispirati alle tematiche fantastiche del film Hugo Cabret.
Il progetto ha consentito ai partecipanti di comprendere i meccanismi della realizzazione di opere filmiche, di riflettere sulle potenzialità del linguaggio cinematografico e di rielaborare i contenuti appresi aprendosi alla libera espressione e all’invenzione creativa.
