Dopo mesi di lockdown, restrizioni, lezioni svolte con scarsa possibilità di mobilità, il progetto “Il bambino con la macchina da presa” vuole portare gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria fuori dalle aule, nel proprio quartiere a scoprire, riscoprire e viverne gli spazi e allo stesso tempo sensibilizzare il quartiere sui diritti e le necessità dell’infanzia. Per fare ciò i bambini hanno usato lo strumento ormai a loro più consono e vicino: quello della ripresa, dell’immagine in movimento, ma lo hanno fatto con un occhio critico e consapevole. E così come Dziga Vertov riprendeva la vita di Mosca nella fine anni ’20 nel suo capolavoro “L’uomo con la macchina da presa” così i bambini hanno ripreso la loro città con uno sguardo ingenuo, innocente ma allo stesso tempo curioso e critico, come solo quello dei bambini può essere, andando a creare il loro documentario. Un’opera collettiva che racconta la loro città, offrendo sicuramente spunti e riflessioni anche agli adulti.
Il progetto è stato articolato in diverse fasi:
1) I Percorsi Formativi: i bambini e i docenti della scuola dell’infanzia e della primaria sono stati condotti da formatori esterni e da insegnanti interni già esperti, attraverso dei percorsi formativi divisi in diversi moduli che hanno fornito loro un’informazione generale sul Cinema e sull’immagine con una particolare attenzione al documentario. Gli incontri sono stati supportati dalla visione a scuola di brani di prodotti audiovisivi selezionati e dall’utilizzo di strumentazione tecnologica. Si è trattato di attività laboratoriali;
2) La Visione dei Film: gli studenti sono stati coinvolti nella visione di film selezionati. Per la primaria è stata effettuata una uscita presso il Cinema Troisi;
3) La Postproduzione: tutte le immagini girate dai bambini sono state raccolte e selezionate e montate in un prodotto audiovisivo unico, un documentario cortometraggio della durata di circa 10’. Particolare attenzione è stata data anche al suono con l’utilizzo di musiche composte appositamente dal musicista Gabriele Panico. Tutta la post-produzione è stata effettuata dal laboratorio Backlight Digital.
Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia sono state coinvolte nel progetto. In particolare per i bambini è stato studiato un laboratorio idoneo alla loro età, basato soprattutto sulla manipolazione di materiali che solo successivamente e ad opera dei formatori e non dei bambini, vengono trasformati in audiovisivo. I docenti del modulo sono Lulù Cancrini e Marco Varriale che insieme hanno creato il duo Moonchausen specializzato in stop-motion e animazione tradizionale. I bambini sono stati coinvolti nel laboratorio intitolato “Un Mare di Colori”. Ai bambini è stata raccontata una favola e sono stati coinvolti in una piccola animazione che conduce la storia al lieto fine. Ogni sezione ha prodotto un suo piccolo “cartone animato”.
Guarda qui i prodotti audiovisivi realizzati:
– Un mare di colori (sezione A)
– Un mare di colori (sezione B)
– Un mare di colori (sezione C)
– Un mare di colori (sezione D)
– Un mare di colori (sezione E)
– Caro studente del futuro
- Titolo:1) Un mare di colori (5 versioni) 2) Caro studente del futuro
- Sinossi:1) C'erano una volta dei pesciolini che un giorno, guardandosi l'un l'altro, si accorsero che tutti i loro bei colori erano spariti. Erano diventati tutti bianchi! Cosa fare? I coraggiosi pesciolini non si persero d'animo: videro che dalla superficie del mare filtravano le luci colorate di un arcobaleno e decisero di seguire quella scia... Per tuffarsi tra i colori! Passando in mezzo all'arcobaleno i pesciolini si tinsero di rosso, di verde, di giallo, di blu e di tante combinazioni di colori. Poi si rituffarono in acqua e resero il mare più bello e sgargiante che mai!
2) Un racconto degli aspetti positivi e negativi del territorio grazie alle immagine riprese con gli occhi di giovani studenti e studentesse. - Data di uscita:2023
- Durata:1) 50'' 2) 4' 15''
- Genere:Animazione e documentario
- Staff tecnico:1) Ideazione e realizzazione “Moonchausen”
2) Post-produzione Backlight Digital; Musiche originali: Gabriele Panico