Perché si sviluppi un’autentica “cultura della legalità” bisogna partire dalla consapevolezza che il valore sotteso nell’idea di legalità è contestuale alla sua natura storica e situazionale, alle condizioni socioeconomiche in cui si sviluppa e che pertanto è modificabile non solo in tempi storici, ma anche nell’arco dell’esistenza individuale e nei processi di costruzione della identità. L’idea e la cultura della legalità vanno pertanto costruite in maniera continua e non solo durante il percorso formativo in modo da offrire l’opportunità allo sviluppo di una consapevolezza critica dell’esistenza del problema.
Pertanto, si intende fornire un percorso di formazione “ATTIVA” rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del territorio attraverso il principio ispiratore di laboratori di educazione e didattica dell’immagine, con l’obiettivo di rendere il più possibile i ragazzi protagonisti di sé stessi: farli parlare, esprimere, raccontare tutto ciò che appartiene al loro mondo. Il mezzo che si utilizza è quello del linguaggio delle immagini, integrato con altri linguaggi espressivi. L’utilizzo del linguaggio visivo non è comunque solo “strumentale” e meramente tecnico: si cerca di far comprendere ai ragazzi i processi comunicativi di realizzazione di tale linguaggio. Viene data l’opportunità di una piena comprensione di quanto sia interno ai meccanismi di realizzazione della cultura visiva, in questo modo i ragazzi sono essi stessi partecipi e “consapevoli” di quanto andranno a realizzare. L’approccio, dunque, è di carattere specificatamente educativo e didattico, ed esula dal divenire semplici propositori di una tecnica o di contenuti. È nostro intento incidere più nei processi legati alla “conoscenza”, alla scoperta, alla ricerca e sperimentazione delle fonti di comunicazione legate al codice audio-visuale.
L’attività laboratoriale è finalizzata alla produzione di un video/corto/spot sulla LEGALITA’ che si configura come un’attività esperienziale che essendo rivolta ai ragazzi mira, attraverso l’apprendimento degli elementi basilari del linguaggio espressivo e tecnologico, ad offrire strumenti efficaci per la comprensione del mondo circostante e di se stessi. L’affabulazione delle immagini, con tutto il suo percorso preparatorio, che va dalla scrittura del racconto, all’utilizzo di codici linguistico-espressivi propri del video, offre ai ragazzi, un’opportunità unica per esprimere emozioni e sensazioni, problematiche e riflessioni rintracciando al contempo, nell’atto medesimo del raccontare, principi espressivi e “catartici”. Il porsi come obiettivo “fare un VIDEO” è un progetto ampio che presuppone di mettere in cantiere molteplici attività: mobilitare la propria creatività dandole forma di pagina scritta, educarsi a comprendere il “vedere” per produrre immagini filmate coerenti ed espressive, stimolarsi a “guardare” in modo critico ed analitico per dare continuità narrativa alle immagini in fase di montaggio.
Realizzare un simile progetto, rappresenta stimolare, con ampia disponibilità di mezzi, quindi la possibilità di sensibilità e la “naturale disposizione” a ciascuno, educando al contempo ad applicarsi con costanza ed efficacia ad una attività in previsione del raggiungimento di un obiettivo finale. Il prodotto ultimo, il “video/corto/spot” possiede un carisma tale da motivare fortemente le fasi di lavorazione. Passare “dall’altra parte dell’immagine” conserva un sapore magico ed alchemico ma, fatto il passo, ci si ritrova con una coscienza ed una conoscenza allargate fino alla comprensione di un fenomeno tanto familiare quanto misconosciuto.
I risultati attesi sono i seguenti: un incremento dell’effettiva percezione delle regole e del loro valore; una maggiore motivazione da parte dei ragazzi rispetto una didattica dinamica, costruttiva e collaborativa; una maggiore osservanza delle regole; la nascita di una coscienza e responsabilità civile, che collochi l’esperienza personale di ogni singolo discente in un sistema di regole a tutela della persona, dell’ambiente e della collettività di cui si è parte integrante.
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