Il progetto “Ciak2…si impara!” ha reso i ragazzi protagonisti di un percorso di gruppo, in cui prendere coscienza dei fondamenti del lavoro di una troupe cinematografica, dell’importanza dell’esprimere idee che poi, grazie al linguaggio cinematografico, vengono rappresentate nel film.
Così facendo i ragazzi, in una prima fase del lavoro, si sono confrontati e hanno dialogato (con l’obiettivo di scrivere una trama in cui potersi rispecchiare) affrontando anche tematiche importanti come quelle legate al bullismo e all’accettazione dell’altro; poi, da autori, divengono attori, registi, fonici e operatori di ripresa : imparano a conoscere le tecniche cinematografiche e a metterle in pratica per la costruzione del film di cui sono stati gli assoluti protagonisti, davanti e dietro la macchina da presa.
Il progetto si è sviluppato attraverso attività laboratoriali idonee a promuovere dinamiche motivazionali e apprendimenti significativi in termini di concetti e relazioni presenti nella realtà. Pertanto si è caratterizzato per un approccio di learning by doing, che ha avuto un valore aggiunto rispetto alla normale pratica didattica: guida alla consapevolezza delle azioni, il fare non è puramente meccanico, ma è accompagnato da una logica di pensiero. Le attività hanno motivato gli alunni per indurli a mettere in gioco le loro conoscenze pregresse acquisite con la prima edizione del progetto “ciak … si impara!”, creando una situazione ideale per l’integrazione delle nuove conoscenze promosse con questa nuova edizione.
Il progetto in fase di sviluppo ha subito delle variazioni a causa dell’emergenza sanitaria che ha coinvolto tutti. Le modifiche apportate sono state contenute e hanno riguardato solo la sostituzione della visita guidata presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, prevista, in fase di candidatura, per le classi quarte e quinte della scuola primaria e per tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado. Si è provveduto quindi a creare più spazi idonei alla proiezione di opere audiovisive e a potenziare e aumentare le ore da dedicare al cineforum.
Le attività laboratoriali sono state organizzate invece totalmente in presenza attraverso la strutturazione di piccoli gruppi e un aumento delle ore di laboratorio per garantire a tutti una uguale fruizione della proposta formativa. Gli esperti sono stati fondamentali in questa organizzazione in quanto si sono da subito adattati alle nuove esigenze che prevedevano anche una maggiore attenzione al distanziamento e al rispetto delle norme anti covid. Hanno proceduto attraverso la suddivisione del lavoro in scene realizzate con piccoli gruppi e montate in video o spettacolo teatrale per unire il lavoro. Anche gli spettacoli teatrali purtroppo hanno dovuto subire qualche modifica, che ha visto la presenza di un solo virtuale in quanto gli spettacoli sono stati trasmessi in modalità telematica.
Anche la formazione prevista per gli insegnanti ha subito una variazione riferita solo alla modalità (in parte on line) ma non al contenuto.
Nel complesso il progetto ha offerto notevoli apporti culturali, differenti dagli apprendimenti tradizionali ma di sicuro non meno importanti anzi, l’innovazione tecnologica e i differenti linguaggi espressivi sono sempre più espressione della società che cambia e che si modella su nuove esigenze di apprendimento ed è per questo che il progetto è stato molto apprezzato da studenti e genitori.
I punti di forza sono stati molti ma di sicuro andrebbero ripresi e rafforzati fino a farli diventare contenuti stabili dell’apprendimento delle nuove generazioni. D’altro canto si sottolinea che la scuola da sola, senza un finanziamento specifico, non potrebbe far fronte a queste esigenze soprattutto legate alla sicura necessita del coinvolgimento degli esperti perché, nonostante la formazione rivolta ai docenti, da un sondaggio tra gli insegnanti è risultata fondamentale la presenza degli esperti da molti punti di vista. Il concetto che si vuole esprimere è che ognuno nel suo lavoro ha la padronanza necessaria per poter trasferire conoscenze, abilità e competenze agli alunni: i professori di lettere le competenze letterarie e i registi le competenze cinematografiche. Un ingegnere non si può sostituire a un medico quant’anche abbia a cuore e sia affascinato dalla scienza medica.
Il progetto ha coinvolto nel complesso 630 studenti e 60 docenti dell’Istituto Comprensivo.
Guarda i cortometraggi realizzati dagli alunni, con la guida del prof. Filippo Ticozzi e del filmaker Stefano Conca Bonizzoni:
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