13/09/2024
Si è svolta presso l’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior di Venezia la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro 2024, istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano. Hanno presenziato Vincenzo Mannino (Consigliere del Ministro dell’Istruzione e del Merito), Bruno Zambardino (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), Pietrangelo Buttafuoco (Presidente Biennale di Venezia) e Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale).
A fare gli onori di casa Piera Detassis (Presidente e Direttore Artistico Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Mario Lorini (Presidente ANEC e Vicepresidente AGIS), Domenico Barbuto (Segretario Generale AGIS), Andrea Iacomini (Portavoce UNICEF Italia). A coordinare i lavori della 36° Cerimonia di Premiazione del Leoncino d’Oro è stato Simone Gialdini (Direttore Generale ANEC).
Il Leoncino d’oro è una rassegna che si svolge nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ed è giunta quest’anno alla sua 36a edizione, diventando nel tempo uno dei premi più significativi della Mostra del Cinema di Venezia.
Jouer avec le feu vince il Leoncino D’oro 2024
Il Premio Leoncino d’Oro della 81. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia è stato assegnato al film Jouer avec le feu di Delphine e Muriel Coulin. A ritirare il premio durante la cerimonia erano presenti Delphine e Muriel Coulin e il distributore italiano Andrea Romeo (I Wonder Pictures).
Il potenziale educativo del cinema e dei linguaggi audiovisivi nelle scuole
Bruno Zambardino, della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, ha sottolineato durante la premiazione che “vi è una crescente consapevolezza tra i professionisti del settore riguardo al potenziale educativo del cinema e dei linguaggi audiovisivi”. Ha evidenziato come l’apprendimento sia un processo complesso, coinvolgendo emozioni, memoria, inconscio e cognizione, e che deve essere favorito da dinamiche relazionali come l’apprendimento cooperativo. Questo processo si svolge all’interno di un ambiente che ne condiziona le dinamiche e lo sviluppo.
Zambardino ha poi evidenziato che “la fruizione del cinema non può limitarsi alla semplice visione del film, spesso priva di un’analisi critica che permetta una piena comprensione dell’opera. Questo approccio limitato risulta insufficiente e talvolta controproducente nel tentativo di introdurre l’educazione cinematografica nelle scuole senza un piano organico e strutturato”. È fondamentale, come indicato da Piera Detassis, rielaborare i processi formativi mettendo gli studenti al centro dell’apprendimento.
Cos’è il CIPS, Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola
Il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, avviato nel 2018 e sostenuto dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione, mira a integrare il cinema e l’audiovisivo nei percorsi scolastici di ogni ordine e grado, ispirandosi al Piano Berlinguer e alla Buona Scuola. Con una dotazione del 3% del Fondo cinema nazionale, il progetto prevede bandi per scuole ed enti, giornate di formazione a Palermo, e un monitoraggio costante.
Nelle prime tre edizioni del Piano sono stati finanziati 1.500 progetti che hanno coinvolto 1,1 milioni di studenti e 75mila docenti di 8.500 istituti scolastici, con un investimento complessivo di 117 milioni di euro. Per l’anno scolastico 2024/2025 sono stati approvati 400 nuovi progetti di educazione all’immagine, con un investimento di circa 25,4 milioni di euro, supportando il 32,7% delle 1.225 candidature ricevute, coinvolgendo tutte le regioni italiane.