Il progetto ha visto il potenziamento delle competenze nelle tecniche di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, favorendo la comprensione critica del presente e rendendo i ragazzi capaci di dialogare con la “rivoluzione digitale” in atto. Ciò ha reso gli alunni capaci di leggere con nuova consapevolezza i messaggi audiovisivi e a sviluppare tante competenze (scrittura, sviluppo, produzione, post-produzione, promozione). Le ricadute socio-culturali e gli effetti educativi, relativi al suddetto progetto, sono risultati molteplici. Gli alunni sono stati messi a contatto con tutti i settori che portano alla realizzazione di un film: la collaborazione attiva e il lavoro di gruppo sono stati d’aiuto a superare gli atteggiamenti denigratori e di bullismo, favorendo l’integrazione ed esaltando la ricchezza della diversità dei talenti. Il lavoro “dietro le quinte” ha contribuito ad aumentare anche le competenze digitali, avvalendosi dell’uso di innovativi software e app per la lavorazione di file audio e video oltre che piattaforme di condivisione dei prodotti finiti.
Uno dei risultati, con ricaduta socio-culturale diretta, è stato l’approccio critico al mondo del cinema e della tv, che ha reso i ragazzi maggiormente consapevoli di ciò che accade intorno a loro, imparando a difendersi da visioni di parte o interpretazioni distorte del reale e a decodificare i messaggi che spesso vengo recepiti in modo passivo.
Guarda qui il cortometraggio realizzato “Shadowland”
- Titolo:Shadowland
- Sinossi:I protagonisti di questo cortometraggio sono dei “gamer”, un gruppo di giocatori online del videogioco “Shadowland”. I ragazzi si conoscono solo all’interno del gioco. Non sanno che dietro i nickname da loro utilizzati si nascondono proprio dei ragazzi della stessa scuola. Una di loro, addirittura, nella realtà prende in giro un ragazzo del gruppo per la sua altezza. Non sa che è il suo compagno di gioco. Ma presto se ne renderà conto…
I ragazzi, infatti, conclusa la scuola prendono l’ascensore per salire al paese. Stranamente però, finiscono tutti insieme e, arrivati al piano, rimangono col fiato sospeso. L’ascensore, come un passaggio spazio\temporale, li ha catapultati proprio dentro il loro videogioco! Così, i games scopriranno chi si celava dietro i loro nickname.
Da quel momento saranno protagonisti di molte avventure: sconfiggendo un’ombra minacciosa pronta a portare nell’oscurità il paese, capiranno il valore e la forza di fare squadra. Giocando con i personaggi del videogioco impareranno a divertirsi non solo online, attaccati ad uno schermo, ma anche nella vita vera!
Un personaggio del videogioco li aiuterà in questa avventura. È la “bambina rossa”, una ragazzina che vaga per il paese. I ragazzi, seguendola, riusciranno a trovare la strada di casa.
Tornati alla realtà, si renderanno davvero conto di aver vissuto in un tempo sospeso. I compagni di classe, infatti, li rimprovereranno di giocare con l’ascensore.
Il gruppo non se lo farà ripetere due volte e si allontanerà da scuola a piedi, questa volta.
Chiacchierando verso casa si proporranno di incontrarsi la sera, per giocare allo stesso gioco fatto all’interno del videogioco con gli altri ragazzi. In fondo avevano fatto una bella partita!
Così, per quella sera, i computer rimarranno spenti e si sentiranno le risate nella piazza del paese.
- Data di uscita:2023
- Durata:10 minuti
- Genere:Cortometraggio
- Staff tecnico:Claudio Alfonsi (regia), Daniele Massaccesi (direttore della fotografia), Fabio Crisante (montaggio), Riccardo Cimino (musiche originali), Sara Parentini (sceneggiatura), Mattia Alfonsi (aiuto regia), Alessandra Salvatori (Fonica), Teresa Baglioni (scenografia), Noemi Mattei (costumi), Chiara Casali (trucco), Riccardo De Santis (assistente di macchina), Ludovica Mancini (acting coach)
- Video di backstage o contenuti extra: