In Calabria si è ritirato a vivere gli ultimi anni della sua vita uno dei piu’ grandi documentaristi di tutti i tempi: Vittorio De Seta. Ha lasciato una lezione importante nel cinema, nella cultura, nella società italiana, attraverso la sua opera che diventa studio, ispirazione e azione verso un cinema che racconta la società meridionale, la scuola, l’integrazione con la nuova immigrazione.
Il progetto è stato sviluppato attraverso due edizioni, ispirandosi all’opera e al metodo di Vittorio de Seta. Nella seconda edizione del progetto, il primo modulo è partito dalla necessità di fornire ai ragazzi e ai formatori le competenze e gli strumenti affinché, attraverso un’adeguata conoscenza del linguaggio audiovisivo, potessero decodificare la moltitudine dei messaggi che quotidianamente li raggiungono. Il secondo modulo è stato dedicato al cinema di Vittorio De Seta, considerato il padre del cinema documentario italiano. Il laboratorio era costituito della visione di alcune delle sue opere più significative con introduzioni e riflessioni degli esperti, seminari e approfondimenti con i ragazzi sui temi dell’integrazione razziale, della società contadina, della scuola, raccontati nelle opere del maestro De Seta. Un modulo finale è stato dedicato alla realizzazione di un corto documentario sul tema delle nuove immigrazioni.
Il laboratorio ha l’obiettivo di: far acquisire ai partecipanti le competenze per impostare, strutturare ed organizzare un racconto esperienziale; filmare e documentare le attività di ricerca.
Il progetto si prefigge la trasmissione di alcuni saperi quali: conoscere l’impianto pedagogico alla base dell’introduzione del cinema a scuola; conoscere e saper applicare gli strumenti fondamentali utili ad una sua fruizione critica e consapevole; con schede di approfondimento. Ultimo obiettivo da perseguire è stata la divulgazione e la conoscenza dell’opera filmica di Vittorio De Seta, con particolare riferimento ai film e documentari che hanno trattato i temi della scuola, della civiltà Contadina e della nuova immigrazione.
Il progetto ha coinvolto nel complesso 120 studenti e 25 docenti.
Direzione artistica del progetto: Massimo Ciglio, Mariarosaria Donato, Eugenio Attanasio