05/08/2025
Salina (Isole Eolie) ha ospitato la XIX edizione del SalinaDocFest, festival internazionale del documentario d’autore. Quest’anno l’evento, diretto da Giovanna Taviani, ha lanciato una proposta rivoluzionaria: il Manifesto per il diritto di cittadinanza allo studio del linguaggio audiovisivo nelle scuole.
“In un tempo in cui il cinema come arte e linguaggio rischia di essere ridotto a semplice prodotto da piattaforma, insieme a un gruppo di autori e a Daniele Vicari (il cui libro Il cinema l’immortale ha ispirato alcune di queste riflessioni) abbiamo sentito l’urgenza
di rivendicare la dignità culturale e formativa del cinema e la sua centralità come mestiere dell’immaginario. Il SalinaDocFest si fa promotore di questa riflessione attraverso un’azione concreta: una lettera aperta-manifesto da sottoporre a istituzioni scolastiche e culturali, per chiedere l’introduzione dello studio del linguaggio audiovisivo come materia obbligatoria nelle scuole italiane.”
“Se nel dopoguerra si imparò a parlare la lingua della televisione – spiega Taviani – oggi dobbiamo insegnare a leggere e scrivere il linguaggio delle immagini. Le conseguenze di questo analfabetismo visivo sono devastanti per la società”.
I 9 punti del manifesto – Scarica il PDF
- Il tempo dell’immagine: riconoscere che viviamo in un’era dominata dai contenuti audiovisivi
- Cinema come linguaggio: difendere il valore culturale oltre che commerciale del cinema
- Diritto allo studio: istituire l’alfabetizzazione visiva come materia obbligatoria
- Nuovo immaginario: usare il cinema come strumento di autodifesa culturale
- Mestiere dell’immaginario: valorizzare le professionalità tecniche del cinema
- Documentarista come eroe: riscoprire il valore della narrazione del reale
- Documentario come esperienza: utilizzare il cinema documentario come strumento didattico
- Eolie come laboratorio: fare delle isole un centro permanente di formazione cinematografica
- Lettera aperta: avviare una campagna istituzionale per il riconoscimento ufficiale
Il festival avvierà una raccolta firme su Change.org per presentare la proposta al Ministero dell’Istruzione e al Ministero della Cultura entro il 2026. Tra i primi firmatari, Oliver Stone e Jeremy Irons, che riceveranno rispettivamente il Premio Gruppo Arena e il Premio Irritec.