“Ferrania a Memoria” sviluppa e racconta questi argomenti attraverso la ricognizione storica, l’osservazione della contemporaneità, lo specifico filmico e fotografico. Ciascuno di questi ambiti semantici rappresenta un percorso relativo a Ferrania, che è oggetto complesso e stratificato (inteso appunto come fabbrica, luogo, storia, relazioni, prodotto, brand). L’obiettivo è far convergere questi percorsi in un unico progetto educativo. Il progetto “Ferrania a Memoria” si propone come un percorso didattico che attraverso l’utilizzo di fonti iconografiche, audiovisive e documentali di testimonianze e coinvolgendo direttamente gli studenti in questa attività di ricerca-azione, giunga a ricostruire la memoria industriale del territorio provinciale savonese e in particolare della Val Bormida. Obiettivo principale del progetto è stato quello di fornire agli studenti e ai docenti gli strumenti operativi indispensabili per l’analisi critica del documento audiovisivo, sviluppando le competenze basilari per una corretta e consapevole decodifica dello stesso.
La storia della Ferrania è stata scelta come filo conduttore del progetto in quanto permette di sviluppare due percorsi distinti, ma allo stesso tempo fortemente intrecciati: l’introduzione alla lettura e all’uso del linguaggio audiovisivo e allo stesso tempo di rafforzare i legami socioculturali che sussistono tra il recente passato industriale del territorio.
La fabbrica, impiantata in un piccolo borgo, divenne in breve tempo un enorme stabilimento, un’intera vallata venne coinvolta nella chimica del fotosensibile finalizzata alla produzione rullini fotografici, pellicole cinematografiche, radiografiche, lastre per la stampa. Una fabbrica tecnologicamente avanzata, racchiusa dentro palazzi di gusto liberty, circondata dai villaggi operai, attraversata dal fiume Bormida e lambita dalla ferrovia, immersa fra i boschi dell’Adelasia. Generazioni di uomini e donne che, al buio, hanno contribuito a questo enorme sviluppo industriale che ha mutato drasticamente il territorio, l’economia della vallata.
La memoria orale, intesa come fonte audiovisiva, è il primo cardine del percorso didattico: i materiali didattici (interviste a ex dipendenti dello stabilimento Ferrania) utilizzati sono contenuti nell’archivio del Laboratorio Buster Keaton afferente ai corsi di Scienze della comunicazione dell’Università di Genova, altro materiale (documentari, cinegiornali) sono stati tratti dall’archivio dell’Istituto Luce. L’utilizzo e l’analisi di questi materiali permette di migliorare le capacità di lettura e decodifica del linguaggio iconografico. Gli studenti hanno avuto un ruolo attivo nella produzione di nuovo materiale storiografico attraverso appositi laboratori pensati e strutturati per il raggiungimento delle competenze fondamentali per decodificare criticamente il linguaggio audiovisivo, l’analisi di una fonte storica, la narrazione storica utilizzando l’audiovisivo.
Grazie al contributo attivo degli studenti che, attraverso diverse modalità e strategie, hanno raccolto e prodotto materiale documentale e storiografico attinente con le tematiche del progetto, le risorse bibliografiche e multimediali sul tema sono state arricchite attraverso un approccio “dal basso” (bottom-up), che caratterizza un approccio partecipativo alla cultura e alla cittadinanza. In parallelo i docenti delle scuole hanno accresciuto le loro competenze ed i loro interessi su queste specifiche attività, con la possibilità di trasferirle anche a nuovi contesti.
Il progetto ha coinvolto complessivamente 50 studenti e 5 docenti.
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