Cinema a scuola: l’appello dei fratelli Dardenne

19/11/2025

Chiediamo con forza che si porti il cinema nelle scuole. Il cinema dovrebbe essere una materia insegnata in aula come lo sono le scienze e la biologia. Solo così si potrà arginare la deriva degli smartphone e dei piccoli schermi.

Con queste parole, Jean-Pierre e Luc Dardenne (74 e 71 anni) hanno lanciato a Roma un appello per l’educazione al linguaggio filmico, in occasione della presentazione del loro nuovo film “Giovani Madri“, premiato per la migliore sceneggiatura all’ultimo Festival di Cannes.

L’invito dei due celebri cineasti belgi trova già risposta qui in Italia, dove dal 2018 esiste il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, un programma strutturato che punta ad introdurre il linguaggio cinematografico nelle scuole. Le prime quattro edizioni hanno convogliato 104 milioni di euro su 2000 progetti, coinvolgendo 500 enti, 1,7 milioni di studenti e 115 mila docenti.

Il Piano, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dispone di circa 20 milioni di euro annui e affronta le criticità evidenziate dai registi: dipendenza dai piccoli schermi e necessità di un nuovo sguardo critico.

L’architettura del Piano prevede la pubblicazione annuale di tre bandi indirizzati a finanziare progetti di educazione audiovisiva realizzati sia da enti che da istituti scolastici. Accanto ai bandi sono previste attività collaterali come il piano di comunicazione e le azioni di monitoraggio, che permettono di verificare l’effettiva portata dei progetti finanziati.

Inoltre sono previste iniziative come i David Giovani e il Leoncino d’Oro, dove gli studenti diventano ogni anno giurati di festival, sviluppando capacità critiche e di giudizio. Mentre le Giornate Nazionali del Cinema per la Scuola valorizzano i progetti realizzati e diffondono le migliori pratiche didattiche, con eventi, laboratori, seminari, proiezioni in anteprima di film in uscita e incontri con registi e produttori.

Quello che emerge è un approccio che considera l’audiovisivo come strumento di comprensione della realtà. In un’epoca di fruizione passiva di contenuti, riportare l’esperienza collettiva del cinema nelle vite dei giovani è una necessità educativa che l’Italia ha già colto con convinzione.

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CIPS - Cinema e Immagini per la Scuola
Piano nazionale di educazione all'immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
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