31/10/2024
Durante le Giornate di Bertinoro, dove sono state affrontate le disuguaglianze economiche e sociali attraverso l’educazione e la difesa della democrazia, sono stati presentati dati allarmanti sulla povertà educativa in Italia, con un focus particolare sulle difficoltà delle nuove generazioni. Tra le cifre più significative emerse, il 16,8% dei giovani tra i 6 e i 19 anni non ha partecipato a spettacoli fuori casa nel 2023, una percentuale in aumento rispetto al 12,9% registrato nel 2019. Questo dato evidenzia una crescente difficoltà di accesso alla cultura per i più giovani, che non sono mai andati al cinema, teatro, musei, mostre, siti archeologici o concerti nell’arco dell’anno.
Oltre a questo, il 70,5% dei bambini e ragazzi tra i 3 e i 19 anni non è mai stato in biblioteca nel 2023, mentre il 39,2% non ha praticato sport. Anche il livello di istruzione è preoccupante: il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha interrotto gli studi dopo la licenza media, e l’8,4% degli studenti dell’ultimo anno delle superiori ha mostrato un basso livello di competenze in italiano, matematica e inglese.
La povertà educativa è strettamente legata anche all’accesso limitato ai servizi per la prima infanzia: nell’anno scolastico 2021-22, i posti nei servizi educativi per i bambini da 0 a 2 anni coprivano solo il 28% della popolazione. Complessivamente, il 13,5% dei minori di 16 anni vive in condizioni di deprivazione materiale e sociale, mentre il 14% dei minori vive in povertà assoluta, con picchi del 16% nel Sud del paese.
Questi dati testimoniano una situazione sempre più critica per le nuove generazioni, che si trovano ad affrontare crescenti ostacoli all’accesso alla cultura, allo sport e all’istruzione, compromettendo il loro futuro.