03/07/2025
Cinema a Km zero chiude il sipario sulla seconda edizione: un viaggio didattico rivolto a docenti e alunni delle superiori per scoprire il cinema attraverso i territori. Tre i pilastri formativi: location cinematografiche, professioni del settore e linguaggi dei nuovi media, con un approccio che trasforma le immagini in strumenti educativi.
L’iniziativa, capitanata da IFC – Italian Film Commissions, ha visto coinvolte sette realtà regionali: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Trentino e Valle d’Aosta. Realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il progetto ha trasformato i set cinematografici in aule didattiche a cielo aperto.
I numeri raccontano un’esperienza di successo: 600 studenti coinvolti, 101 insegnanti di diverse discipline, 40 professionisti del settore come docenti, per un totale di 240 ore di formazione distribuite in 8 istituti scolastici. Sei le proiezioni organizzate, con film legati ai territori che hanno attirato complessivamente 600 spettatori. Il racconto del progetto continua online sui profili Instagram e Facebook (@cinemakmzero).
L’idea innovativa alla base del progetto? Valorizzare l’indotto delle produzioni cinematografiche sui territori – solitamente supportate dalle Film Commission – per generare nuova utilità sociale. La scuola è stata scelta come destinatario privilegiato di questo know-how, con percorsi che dal Nord al Sud Italia hanno aiutato i giovani a superare il ruolo di semplici spettatori.
L’obiettivo era conferire ai ragazzi competenze trasversali tra mondo scolastico e industria cinematografica. Attraverso incontri con professionisti del settore, studenti e insegnanti hanno esplorato temi cruciali come il lavoro di squadra, la progettualità, la gestione delle responsabilità e lo sviluppo del pensiero critico. Competenze che il cinema condivide con la formazione, diventando così un alleato pedagogico.
Materiali didattici inconsueti hanno accompagnato il percorso: non solo libri, ma film, serie TV, cortometraggi e documentari sono diventati strumenti per apprendere. Particolare attenzione è stata dedicata ai nuovi media, per sviluppare una consapevolezza critica sia nella produzione che nella fruizione dei contenuti visivi.
Il video