Quando si parla di videogiochi a scuola si entra all’interno di un campo minato – per i pregiudizi che circondano il medium – e poco esplorato, sebbene stia aumentando l’attenzione nei confronti delle potenzialità divulgative di questo mezzo.
“Press Start to Learn” si è posto l’obiettivo di introdurre il videogioco nel contesto scolastico, solitamente impermeabile a questo medium, per costruire competenze trasversali tra scuola ed extrascuola e suggerire a studenti e docenti possibili integrazioni all’interno dei tradizionali piani didattici. Le opportunità sono significative, come emerso dal doppio ciclo di incontri.
Si sono evidenziate le relazioni con gli altri media, le possibilità connesse alla valorizzazione di storia, territorio e patrimonio attraverso i videogame. Apposite sessioni di gioco in classe hanno fornito competenze ludiche pratiche, facilitando il confronto con i compagni rispetto ai temi rappresentati nelle opere. Gli studenti si sono inoltre avvicinati al game design mediante l’ideazione di concept videoludici ambientati in luoghi reali.
Gli esiti sono incoraggianti, come evidenzia l’analisi dei questionari somministrati prima e dopo il percorso, confluita in un report dedicato. La maggior parte degli studenti ha dichiarato di essere stato stimolato a considerare i videogiochi in maniera nuova e diversa dal solito. È emerso inoltre il tema della connessione, in particolare tra studenti e insegnanti. Se uno studente afferma che ha “imparato che i videogiochi possono veramente stimolare lo studio e che sono molto utili per far socializzare insegnanti e studenti”, risposte analoghe emergono anche dal questionario docenti. Alcuni docenti hanno sottolineato la necessità di un aggiornamento costante, che consenta loro di utilizzare i videogiochi in aula, oltre che i limiti tecnici che spesso si incontrano a scuola, vedi l’assenza di piattaforme tecnologiche adeguate.