Per ciascun istituto coinvolto, il modulo di alfabetizzazione cinematografica e educazione all’immagine è stato strutturato in lezioni frontali condotte da almeno un esperto formatore e da un tecnico, con l’ausilio di presentazioni digitali, video dimostrativi, sequenze di film. Gli studenti hanno potuto toccare con mano sceneggiature originali su carta velina, sentire l’odore delle vecchie pellicole e osservare da vicino vecchi oggetti di cinema come esposimetri analogici, mirini da regista. Al termine di ogni incontro, come in un tradizionale cineforum, gli studenti sono stati guidati nella visione di cortometraggi e invitati ad analizzare le opere visionate sia dal punto di vista tecnico che contenutistico al fine di approfondire lo studio del linguaggio cinematografico e di confrontarsi sulle tematiche sociali affrontate. Ampio risalto è stato dato al tema chiave del festival attraverso la visione di corti che parlano di autismo e che pongono l’accento sulla necessità di rispettare le neuro-diversità. Inoltre, per favorire la partecipazione del maggior numero possibile di studenti, all’interno di ciascun istituto coinvolto, è stato indetto un contest creativo finalizzato alla realizzazione di un poster per la nuova edizione di AS Film Festival. Le premiazioni delle opere migliori di ciascuna scuola si sono svolte nel corso degli eventi organizzati nel secondo modulo. Accanto alle lezioni teoriche, il programma prevedeva incontri finalizzati a fornire agli studenti rudimenti di videomaking: guidati da professionisti, i partecipanti hanno potuto imparare ad usare attrezzature audio video professionali ma anche a servirsi in modo appropriato dei propri smartphone.
Il modulo laboratoriale finalizzato alla costruzione di un evento culturale, è stato organizzato secondo la metodologia del learning by doing: gli studenti si sono confrontati con lo staff del festival e con professionisti del settore. Organizzati in gruppi di lavoro e, coordinati dai professionisti, gli studenti hanno svolto tutte le mansioni necessarie per realizzare l’evento culturale: partendo da una preselezione di cortometraggi, hanno scelto una rosa di finalisti e deciso collegialmente quali inserire nel programma dell’evento; hanno quindi scritto per ciascun cortometraggio, i testi destinati alla scaletta dell’evento, ai programmi di sala e alla comunicazione.
Anche nel corso dell’evento, gli studenti sono stati organizzati in gruppi di lavoro: un gruppo si è occupato della presentazione delle opere dal palco, un secondo gruppo dell’accoglienza del pubblico, il terzo gruppo ha video-documentato l’iniziativa.
Il progetto si è avvalso dell’archivio audiovisivo dell’AS Film Festival: selezionati tra oltre 14.500 pervenuti in nove anni, l’archivio conta più di 600 cortometraggi provenienti da oltre 100 paesi nel mondo, organizzati in sezioni (animazione, documentari, corti di finzione italiani e internazionali) e per tematiche sociali. Per affrontare il tema della neuro diversità e delle diversità culturali è stato utilizzato un secondo archivio che raccoglie circa 100 opere sul tema ed in particolare di corti che indagano il punto di vista di giovani autistici nel confronto con i propri pari in ambito scolastico. Questi materiali sono rimasti a disposizione di studenti e insegnanti che potranno servirsene per organizzare, al di fuori delle attività progettuali, momenti formativi, azioni di sensibilizzazione e attività per la prevenzione contro ogni forma di discriminazione.
RISULTATI E IMPATTO
Nel corso dei 10 mesi previsti dal progetto, sono stati coinvolti istituti scolastici molto diversi e ogni volta, parlando di cinema, citando una serie tv, o il protagonista di un film proposto dalle piattaforme di streaming, la conversazione ha coinvolto tutti, anche gli studenti normalmente poco inclini a parlare e a mettersi in gioco. Le valutazioni “in ingresso” hanno evidenziato che, se è vero che le modalità di fruizione sono cambiate (gli studenti intervistati vanno poco al cinema, soprattutto quelli che abitano in provincia e che hanno più difficoltà negli spostamenti, ma sono utenti abituali di Netflix, Sky, Prime…), è comunque forte il desiderio di confrontarsi con gli amici dopo la visione, di commentare, di condividere. Certo, il cinema come esperienza collettiva è quasi sconosciuta alla maggior parte degli studenti di 12-13 anni e, in questo senso, l’emergenza sanitaria non ha giovato. Inoltre, a progetto appena avviato, erano pochissimi i ragazzi capaci di leggere criticamente un film o che avevano ricevuto una formazione audiovisiva. Ciò nonostante, ad appena metà percorso, la valutazione “in itinere”, frutto di un confronto con gli insegnanti e di interviste informali con gli studenti, ha fornito un ottimo riscontro sia in termini di interesse che di comprensione della materia cinema. E’ tuttavia nel contesto applicativo laboratoriale che i ragazzi si sono espressi al massimo delle proprie capacità: i piccoli eventi realizzati, hanno confermato il desiderio di questi giovani di fare proprio il linguaggio audiovisivo, di condividere le competenze acquisite con altri studenti, con gli insegnanti e con le loro famiglie.
Video riassuntivi dell’iniziativa:
– Evento alla Casa del Cinema
– Evento Cerveteri – IC Salvo D’Acquisto
– Evento Montefiascone – IC Anna Molinaro