18/11/2024
Unire i miti della tradizione popolare con il linguaggio dei social media: questa è la sfida raccolta dal progetto CIAK: Classici in Rete. Nato dall’iniziativa dell’Istituto Comprensivo Marconi di Palermo, in collaborazione con l’Associazione Incontrosenso Ets e il Teatro Atlante, il progetto ha coinvolto oltre 70 studenti delle scuole medie in un’esperienza unica che ha trasformato Giufà, figura emblematica della cultura siciliana, in un adolescente alle prese con l’iperconnessione e l’alienazione digitale.
Grazie al sostegno del bando “Per Chi Crea” della SIAE, promosso dal Ministero della Cultura, i ragazzi hanno reinterpretato due opere intramontabili attraverso dei cortometraggi innovativi, portando la narrazione popolare sui canali social di TikTok, Instagram e YouTube.
Giufà, tra passato storico e modernizzazione
Al centro del progetto c’è la figura di Giufà, personaggio iconico della cultura siciliana, ponte simbolico tra le tradizioni arabe, ebraiche e spagnole. Rivisitato dai giovani studenti, è diventato il protagonista di due corti ironici e riflessivi:
- “Stralunati – Giufà e le lune”: In una notte di Halloween, Giufà si traveste da fantasma e si muove tra i suoi coetanei, “smombie” (zombie digitali) alienati dai loro smartphone. Solo lui riesce a vedere l’immensa luna fuori dalla finestra, un invito a riscoprire la bellezza del mondo reale.
- “La parabola di Giufà”: La semplicità di Giufà dà vita a una serie di equivoci comici quando, immerso nella televisione, prende alla lettera le richieste di sua madre. Una riflessione sul conflitto tra tecnologia e comunità.
La proiezione in sala
Il 20 novembre 2024, i due cortometraggi saranno proiettati presso il Citiplex Multisala Tiffany di Palermo, celebrando il lavoro degli studenti e il successo di un’iniziativa che vuole andare oltre le mura scolastiche. L’obiettivo è ampliare il progetto coinvolgendo altre scuole e istituzioni culturali siciliane, creando una rete per valorizzare il patrimonio culturale locale attraverso un approccio innovativo.