La 2a edizione di Beauty Storytellers continua l’esperienza dell’a.s. 2022/23, utilizzando il cinema e l’audiovisivo per portare gli studenti a scoprire il valore civile ed etico della bellezza e a saperla trasmettere diventando “narratori di bellezza”. Le attività hanno approfondito il tema della democrazia della cura, con focus su legalità, ambiente e inclusione. Migliaia di studenti di scuole primarie e secondarie sono stati guidati da formatori e cineasti nello sviluppo di competenze multimediali e cinematografiche.
Attività:
- Per le scuole primarie si è svolta un’iniziale educazione alla visione cinematografica seguita da laboratori di stop-motion per la realizzazione di 17 animazioni;
- Nelle scuole secondarie di primo grado si sono integrati proiezioni, lezioni sul ruolo della musica nel cinema e laboratori musicali per la creazione di colonne sonore;
- Per le scuole secondarie di secondo grado il progetto ha formato un pubblico consapevole attraverso proiezioni di film, incontri con autori, docenze e seminari, mentre una selezione di studenti ha partecipato a masterclass in sceneggiatura, regia, recitazione, fotografia, costumi, montaggio, videomaking, reparto elettrico, e laboratori di produzione audiovisiva di 1 cortometraggio (“La bicicletta”) e 3 documentari (“Katharsis”, “La mia mongolfiera” e “Onde di memoria”), lavorando in troupe miste in percorsi PCTO.
I risultati hanno confermato l’efficacia del metodo laboratoriale: sviluppo di competenze audiovisive, digitali e relazionali, maggiore consapevolezza sul linguaggio dei media e sulle professioni audiovisive, rafforzamento di autonomia e lavoro di gruppo. Alcune scuole hanno attivato autonomamente nuovi laboratori di videomaking grazie alle competenze acquisite.
L’impatto è stato rilevante anche a livello comunitario: la collaborazione tra scuole di diverso ordine ha generato una vera comunità educante, in cui gli studenti hanno espresso la propria visione del mondo attraverso il cinema.
SCUOLE SUPERIORI
SCUOLE PRIMARIE
- Un cucciolo smarrito
- La bottiglia di rum
- La maestra e il gatto-party
- La volpe smarrita
- Anticotolette!
- Un ostacolo mancato
- La famiglia allo zoo
- Per fortuna c’è Rocky
- Un amico per Pino
- Mai più FIFA
- Il piccolo panda
- Il capibara
- Il capibara in pericolo
- I pinguini tattici e la foca nucleare
- Be(e) tree
- Viva i panini farciti!
- James e la vacanza “fuori-rotta”
- Titolo:1) Un cucciolo smarrito 2) La bottiglia di rum 3) La maestra e il gatto-party 4) La volpe smarrita 5) Anticotolette! 6) Un ostacolo mancato 7) La famiglia allo zoo 8) Per fortuna c’è Rocky 9) Un amico per Pino 10) Mai più FIFA 11) Il piccolo panda 12) Il capibara 13) Il capibara in pericolo 14) I pinguini tattici e la foca nucleare 15) Be(e) tree 16) Viva i panini farciti! 17) James e la vacanza “fuori-rotta” 18) La bicicletta 19) Katharsis 20) La mia mongolfiera 21) Onde di memoria
- Sinossi:LA BICICLETTA Letizia, un’adolescente attraversata da un’intensa inquietudine interiore, è immersa in un percorso personale segnato dal bisogno di dare senso a un vuoto profondo. Tre incontri inattesi interromperanno il suo solitario tragitto in bicicletta, offrendole momenti in cui la realtà riesce a farsi spazio tra le crepe della sua malinconia, incrinando, seppur per poco, la fragile bolla emotiva in cui si è rifugiata.
KATHARSIS "Katharsis" è il processo di liberazione di un peso che Diego, il protagonista, si porta avanti fin dai primi anni dell’adolescenza.
Racconta infatti la storia del periodo in cui ad aiutarlo c’era solo una compagnia di amici, che condividevano tra loro i vari problemi familiari e le frustrazioni. Oltre ad ascoltarsi, però, erano soliti sfogarsi; inizialmente con qualche ragazzata, poi crescendo entrarono in vere e proprie attività criminali. Le conseguenze furono diversi arresti, depressione tra i membri del gruppo e dipendenza dalle droghe, che peggiorarono la situazione e portarono uno di loro al suicidio all’interno di un carcere. Era il migliore amico di Diego: il fatto lo segnò tanto da fargli capire di dover cambiare strada. Così negli anni riuscì a uscire da questa situazione, con l’aiuto di un percorso psichiatrico. Ora in lui rimane molta rabbia da sfogare, tramite la boxe e il rap, in cui racconta la parte più cruda di sé, per far sentire la sua voce. Più tardi tornò anche a frequentare il liceo, dove incontrò un ragazzo di cui potersi fidare e poter raccontare apertamente il suo passato.
Così facendo, però, il dolore di Diego venne assorbito dall’amico, che capì di dover fare qualcosa per aiutarlo e propose a Diego di girare insieme un documentario, che permettesse al protagonista della storia una liberazione di fronte alla telecamera, e al regista di condividere con qualcuno la propria empatia.
LA MIA MONGOLFIERA Due vite distanti si incontrano e si trasformano a vicenda, in un viaggio fatto di attese, sogni e affetto. Attraverso immagini d’archivio e voci fuori campo, il cortometraggio racconta, senza mai nominarla esplicitamente, la storia di un’adozione vissuta con gratitudine e profondità.
La protagonista ripercorre il cammino dei suoi genitori adottivi e il proprio, lasciando che lo spettatore ricomponga i frammenti emotivi e visivi. Ogni frase e ogni scena sono un tassello di un legame che ha plasmato il suo modo di vedere il mondo, comprendere l’amore e vivere le relazioni.
Un racconto intimo e universale, che parla di incontri, scelte coraggiose e trasformazioni silenziose.
ONDE DI MEMORIA Perché il nonno aveva paura dell’acqua? Da questa domanda semplice e personale inizia un viaggio intimo e inatteso che si svolge tutto dentro uno schermo. “Onde di memoria” è un desktop documentary che intreccia memorie familiari, immagini d’archivio e riflessioni private per raccontare una storia vera e toccante: quella del nonno del regista, sopravvissuto alla tragedia del Vajont nel 1963. La sua salvezza fu puramente un caso: pochi giorni prima del disastro era nato il padre del regista, e il nonno, per vederlo, tornò a casa. Quell’azione così istintiva e naturale lo allontanò da Longarone proprio in tempo, salvandolo da una delle frane più devastanti della storia italiana.
Attraverso il linguaggio digitale e l’interazione diretta con il computer – finestre aperte, cartelle, video, foto di famiglia – il documentario compone un mosaico di riflessioni, memorie e di punti di vista. La tragedia del Vajont e la domanda iniziale diventano così lo specchio di una ricerca più ampia: capire come i traumi si tramandano di generazione in generazione, come il passato familiare si nasconde nei gesti quotidiani, nei timori inspiegabili, come la paura dell’acqua del regista.
- Data di uscita:2025
- Durata:SCUOLE SECONDARIE: La bicicletta 12 minuti - Katharsis: 11 minuti - La mia mongolfiera: 7 minuti - Onde di memoria: 8 minuti SCUOLE PRIMARIE: 1 minuto circa per opera
- Genere:Drammatico, documentario di testimonianza personale, documentario autobiografico, documentario personale
- Staff tecnico:P = professionisti; S = studenti di scuole secondarie di secondo grado; T = studenti universitari tirocinanti; V = volontari.
LA BICICLETTA
Regia: Martina Bittante (S), Samuele Bottarel (S), Beatrice Buratto (S), Alessandra Cagnato (S), Maddalena De Bortoli (S), Siria Limarilli (S), con la supervisione di Marco Zuin (P).
Soggetto: Emilio Guadagnin (S).
Sceneggiatura: Anastasia Friziero (S), Emilio Guadagnin (S), Arianna Nicoletti (S), Luca Selle (S), Luisa Yang (S), con la supervisione di Marianna Cappi (P).
Fotografia: Matteo Calore (P).
Assistenti alla fotografia: Giada Bertagnoli (S), Francesco Bitonte (S), Elia Bolzonello (S), Oscar Comazzetto (S), Tommaso Piva (S).
Focus puller: Davide Ceccato (P).
Costumi e scenografia: Marianna Favero (P).
Aiuto costumi: Emma Basso (T).
Assistenti ai costumi: Martina Centoni (S), Oscar Comazzetto (S), Larisa Mihali (S), Claudia Pozzebon (S), Arianna Riva (S).
Musica: classe 2A scuola secondaria di primo grado Istituto Comprensivo Montebelluna 2; classe 3B scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Volpago del Montello.
Sound design: Giovanni Schievano (P).
Montaggio: Chiara Russo (P).
Assistente al montaggio: Erica Dallan (S).
Interpreti: Marianna Palmisano (S), Nicole Zilio (S), Lara Mercanti (S), Marco Zuin (P).
Suono in presa diretta: Enrico Lenarduzzi (P).
Capo elettricista: Kevin Damonti (P).
Macchinista: Enrico Paggiaro (P).
Assistenti elettricisti: Daniel Comazzetto (S), Hassan El Haouari (S), Mirko Scafuto (S).
Colorist: Francesco Marotta (P).
Organizzazione: Sofia Vendramin (S), Caterina Perali (P), Ermes Pozzobon (P).
Aiuto organizzazione: Diego Baldo (V).
Comunicazione: Anna Chiara Venturini (P), Gioele Gatto (P).
Videomaking di scena: Sara Casagrande (S), Giulia Putton (S), Mara Timis (S).
Make up artist & hair: New Style Lorena di Floris Lorena, Fonte TV (P); Mauro Equipe di Meneghin Mauro, Montebelluna TV (P).
KATHARSIS
Regia e scrittura: Davide Cossalter (S), con la supervisione di Francesco Montagner (P).
Fotografia: Gioele Gatto (P).
Suono: Gioele Gatto (P).
Montaggio: Davide Cossalter (S), Giulia Fregolent (S), Ghita Kouich (S), con la supervisione di Veronica Scotti (P).
Colorist: Francesco Marotta (P).
Sound design: Giovanni Schievano (P).
Comunicazione: Anna Chiara Venturini (P), Gioele Gatto (P).
Organizzazione: Ermes Pozzobon (P).
LA MIA MONGOLFIERA
Regia e scrittura: Mesaite Battista (S), con la supervisione di Francesco Montagner (P).
Fotografia: Gioele Gatto (P).
Suono: Gioele Gatto (P).
Montaggio: Giada Bertagnoli (S), con la supervisione di Veronica Scotti (P).
Interpreti: Mesaite Battista, Sabitri Battista, Valentino Battista, Monica Menin.
Aiuto regia: Grace Akele (S).
Colorist: Francesco Marotta (P).
Sound design: Giovanni Schievano (P).
Comunicazione: Anna Chiara Venturini (P), Gioele Gatto (P).
Organizzazione: Ermes Pozzobon (P).
ONDE DI MEMORIA
Regia e scrittura: Elia Bolzonello (S), con la supervisione di Francesco Montagner (P).
Fotografia: Elia Bolzonello (S).
Suono: Elia Bolzonello (S).
Montaggio: Elia Bolzonello (S), con la supervisione di Veronica Scotti (P).
Colorist: Francesco Marotta (P).
Sound design: Giovanni Schievano (P).
Comunicazione: Anna Chiara Venturini (P), Gioele Gatto (P).
Organizzazione: Ermes Pozzobon (P).
- Video di backstage o contenuti extra: