05/12/2024
Il 6 dicembre prende il via al Cinema Pierrot di Napoli “I am Anti-Violence”, un’iniziativa nata nell’ambito del Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto si inaugura con la proiezione del film Familia di Francesco Costabile, alla presenza di Francesco Di Leva, protagonista della pellicola, per un dialogo diretto con gli studenti.
La violenza giovanile, sia fisica che digitale, è al centro del percorso educativo e cinematografico offerto. Attraverso laboratori, proiezioni e incontri, circa 240 studenti e 25 docenti saranno coinvolti in un’esperienza di sensibilizzazione e riflessione. Il progetto si propone di analizzare fenomeni complessi come la cyberviolenza, con un focus sulle potenzialità e i rischi dell’intelligenza artificiale.
La rete coinvolta include scuole di periferie complesse come Secondigliano e Ponticelli, insieme a partner consolidati quali Arci Movie, l’associazione Le Kassandre, Colibrì Film e la Mediateca Il Monello. L’obiettivo finale è la creazione di un lungometraggio sperimentale che combini narrazione documentaria e fiction, partendo dalle storie reali dei giovani di queste aree.
Per Antonio Borrelli, responsabile scientifico di Arci Movie, il cinema è un linguaggio potente per educare i giovani a una comprensione critica della realtà:
“Sensibilizzare gli studenti attraverso il cinema sulla violenza di genere e giovanile rappresenta un’opportunità per aiutarli a comprendere i rischi e le potenzialità degli strumenti audiovisivi e digitali.”
Anche i dirigenti scolastici coinvolti sottolineano l’importanza del progetto. Piero De Luca, dirigente dell’I.C. Sauro Errico Pascoli, descrive l’iniziativa come un momento di alto valore educativo:
“Attraverso emozioni e linguaggi cinematografici, possiamo formare alunni consapevoli e rispettosi, lavorando per costruire un mondo più giusto.”
Colomba Punzo, dirigente dell’I.C. Porchiano Bordiga, evidenzia il ruolo del cinema come strumento di espressione e ascolto:
“La sfida è duplice: aiutare i ragazzi a elaborare il vissuto violento e rappresentare la realtà quotidiana attraverso il loro sguardo. Siamo certi che ci sorprenderanno.”